Come fare se il bimbo è podalico

Se nel corso del terzo trimestre, a 32-34 settimane, il feto è in presentazione podalica, ciò significa che il sedere è in basso e la testa in alto. Varietà natiche significa il feto è piegato in due con i piedi davanti al volto e varietà completa che i piedi sono in basso insieme al sedere.

Tale situazione è ancora normale,anche se a 32-34 settimane il 93-94% dei feti è già a testa in basso. Le possibilità che il feto si metta in posizione corretta da solo prima del termine di gravidanza sono circa del 78% se è la seconda o terza gravidanza e del 46% se è la prima gravidanza.

A 32-24 settimane non è indicato fare nulla.

Non ci sono posizioni da assumere o tecniche da eseguire di provata efficacia scientifica per favorire il capitombolo spontaneo, anche se si può trovare ogni sorta di consiglio sulle riviste o su internet. L’agopuntura (ago nel mignolo del piede) o la moxibustione (stimolo termico sullo stesso punto), puo’ essere proposta solo in strutture ospedaliere all’interno di studi scientifici controllati e andrebbe eseguita a 32 settimane perché non è del tutto validata la sua efficacia: “le prove di efficacia a sostegno dell’utilizzo della moxibustione per favorire la versione cefalica sono insufficienti. Alcuni dati indicherebbero un possibile beneficio nel ridurre il ricorso alla versione per manovre esterne.” Coyle ME,SmithCA, Peat B. Cephalic version by moxibustion for breech presentation. Cochrane Database of Systematic Reviews Published in Issue 11, 2010. Nella realtà  piemontese il centro di riferimento per la moxibustione è l’ Ospedale S.Anna di Torino.

A 35-36 settimane compiute occorre ricontrollare la posizione del feto. Più precisamente si deve eseguire ecografia a 35 settimane se si è alla prima gravidanza e a 36 settimane compiute se si è al secondo o terzo figlio. Questa ecografia di pochi minuti stabilirà la posizione del feto.
Se la presentazione fosse diventata cefalica lei aspetterà il travaglio spontaneo.
Se la presentazione fosse ancora podalica il parto per via vaginale è controindicato in caso di prima gravidanza e concesso solo in casi selezionati in caso di 2° o 3° parto.

Pertanto a 35-36 settimane, dopo questa verifica ecografica di presentazione podalica, si hanno 3 scelte:

A) SCONSIGLIATO ! Aspettare sino al termine sperando in un capitombolo spontaneo che consenta di partorire per via naturale. Questa evenienza si verifica circa tra il 5 e il 18% dei casi, con minori probabilità se alla prima gravidanza. Se il feto non si girasse spontaneamente occorrerà eseguire un taglio cesareo d’urgenza nel momento in cui inizia il travaglio. Questa eventualità non è consigliata perchè il taglio cesareo è piu’ rischioso rispetto al cesareo programmato.

B) decidere per un taglio cesareo programmato a 39 settimane.
I rischi del taglio cesareo sono ben documentati, per quanto numericamente rari sono sicuramente molto superiori a quelli di un parto spontaneo per vie naturali, ancora piu’ rari, sia per la madre che per il feto: rischi di lesioni chirurgiche alla madre, rischi emorragici con eventualità (rara) di trasfusione, rischi legati alla anestesia (spinale, peridurale o narcosi generale), rischi legati alle infezioni, rischi di complicanze per le gravidanze successive, aumento del rischio di dover ripetere il cesareo nelle successive gravidanze, rischi di lesioni del feto durante l’estrazione attraverso la breccia operatoria, rischi di distress respiratorio (difficoltà respiratoria del neonato) subito dopo l’estrazione. L’epoca migliore per garantire le maggiori possibilità di respirazione autonoma del neonato è quella superiore alle 38+6 settimane. Se il cesareo fosse programmato prima verrebbe comunque eseguita una profilassi per ridurre tale rischio con due iniezioni intramuscolari di cortisone alla mamma.

Anche il periodo di attesa dalle 36 alle 39 settimane comporta rarissimi rischi:
-rarissimamente rischi di insorgenza di travaglio e parto precipitoso, dunque con possibilità di parto vaginale podalico inevitabile che avverrà in una struttura non preparata e in condizioni che non sono le migliori possibili
-piu’ frequentemente del solito rottura prematura del sacco amniotico, e in tale caso, molto raramente, rischio di prolasso del funicolo, situazione (ripeto rarissima!) ma molto grave.

C) eseguire un rivolgimento per manovre esterne.

Tale manovra viene eseguita in condizioni di assoluta sicurezza, in ospedale e in regime di day hospital (pertanto è assolutamente gratuita). Il rivolgimento viene eseguito a 36 settimane compiute se si è alla prima gravidanza e a 37 settimane se si è alla seconda o alla terza gravidanza. Si entra in ospedale alle ore 8, digiune, si controllano tutti gli esami e si esegue una ulteriore ecografia per studiare posizione del feto, soprattutto delle gambe, la posizione della placenta, la quantità di liquido amniotico, la posizione del cordone ombelicale, le dimensioni ed il peso fetale. Al fine di studiare il benessere fetale prima della manovra si esegue un tracciato CTG di 20 minuti per registrare l’attività cardiaca e un ecodoppler.

Se non esistono controindicazioni si procede alla manovra che consiste nel sollevare il sederino dall’esterno con una mano poggiata sull’addome materno dietro l’osso del pube. Una volta “sganciato” il sederino dall’imbuto del bacino, il feto è libero di muoversi e lo si aiuta a compiere quel capitombolo in avanti che avrebbe dovuto fare spontaneamente spingendo con un dito dietro la nuca. Se non ci sono ostacoli, la manovra è facile e ben tollerata dalla madre e dura circa 1 minuto. Ovviamente assolutamente innocua per il feto che viene comunque sorvegliato in tempo reale nel suo spostamento con l’ecografia e ascoltando sempre il battito.

La complicazione maggiore potrebbe essere un cordone così attorcigliato da impedire lo spostamento del feto: in tal caso è facilissimo accorgersene perché il feto rallenta immediatamente il battito cardiaco ed occorre sospendere la manovra: dopo pochi secondi il battito torna alla frequenza abituale. Pertanto il vero problema è che per eseguire la manovra in condizioni di sicurezza occorre sospenderla quando non tutto è perfetto; nulla di fatto: la paziente torna a casa e si prenota il taglio cesareo. Se invece la manovra riesce, si sorveglia il feto per un’ora con il tracciato CTG dopo il quale si viene dimesse e si ripete un secondo tracciato nel pomeriggio, un terzo la mattina successiva  e un quarto dopo una settimana, nell’attesa del travaglio spontaneo.

La possibilità di complicazioni maggiori (contrazioni, rallentamento marcato del battito, sanguinamento) è descritta in letteratura scientifica come molto rara (0.37%) e si risolverebbe comunque eseguendo un taglio cesareo subito dopo la manovra; tale situazione non si è mai presentata nella nostra casistica che a aprile 2016 è di circa 340 rivolgimenti senza alcuna complicazione.

La possibilità di successo è del 71% alla prima gravidanza e del 90% alla seconda o terza gravidanza (dati da gennaio a luglio 2013).

Ecco alcuni filmati di rivolgimento podalico per manovre esterne eseguiti dal dr Regaldo:

 

Materiale Bibliografico

La letteratura scientifica internazionale espressa nelle linee guida e indicazioni operative delle principali organizzazioni scientifiche ostetriche all’unisono consiglia fortemente di provare il rivolgimento per manovre esterne se il centro ospedaliero offre questa possibilità. L’unico vero problema in Piemonte è la carenza di centri che sono in grado di offrire tale metodica. Nel resto del nord Italia, in Europa, USA, la manovra è universalmente adottata. Infatti considerando i rischi dell’attesa e del taglio cesareo si conclude che è molto conveniente tentare un rivolgimento praticamente privo di rischi per madre e feto e che risolve la situazione in 2-3 casi su 4.

Tenga conto che alcuni specialisti anche molto competenti, in Piemonte conoscono poco la metodica che dagli anni 60, per questioni universitarie, non è stata più insegnata e diffusa, mentre prima di tale epoca qualunque ostetrica e medico praticavano tale manovra a domicilio senza particolari precauzioni. Non è raro che lei possa ricevere informazioni non scientificamente dimostrabili solo per scarsa conoscenza della tecnica e per abitudine a consigliare il taglio cesareo che è la prassi più conosciuta, abituale e più comoda per il medico.Ancora piu’ facile è che persone non competenti (parenti e amici) esprimano dubbi su una metodica a loro sconosciuta (la diffidenza verso le “novità” è istintiva) dimenticando completamente inconvenienti e rischi di un taglio cesareo.

Se lei volesse consultare materiale bibliografico serio la pregherei di consultare siti internet attendibili sul piano della informazione scientifica:

SISTEMA NAZIONALE LINEE GUIDA SUL TAGLIO CESAREO

www.snlg-iss.it/cms/files/LG_Cesareo_finaleL.pdf

RCOG   ROYAL COLLEGE OF  OBSTETRICIAN AND GYNAECOLOGISTS

www.rcog.org.uk

ACOG   THE AMERICAN COLLEGE OF OBSTETRICIAN AND GYNECOLOGIST

www.acog.org

THE COCHRANE LIBRARY

www.cochrane.org

EMEDICINE : MEDICINA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA

www.emedicine.com

SIGO SOCIETA’ ITALIANA GINECOLOGI ED OSTETRICI

www.sigo.it

Per informazioni, chiarimenti e per prenotare la manovra a 35-36 settimanne oppure per programmare un taglio cesareo elettivo a 39 settimane:

Sala parto ospedale Ciriè 011.92.17.289.
Gli esami del sangue che sono necessari per la manovra sono : PT, PTT, numero dibucaina, colinesterasi; se tali esami sono già eseguiti la manovra puo’ essere eseguita appena si arriva in ospedale, in caso contrario occorrerà attendere gli esiti di tali esami che verranno eseguiti all’ingresso.

Se desidera eseguire la manovra di rivolgimento è consigliabile verificare che non esistano controindicazioni alla manovra:
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE (se ne esiste anche solo una la manovra non si puo’ eseguire): Epoca gestazionale inferiore a 36+0 settimane, gemellarità, rottura di membrane, placenta previa, perdite di sangue importanti nel 3o trimestre, malformazioni fetali, immunizzazione materna fetale, ostacoli al parto vaginale.
CONTROINDICAZIONI RELATIVE (se ne esistono due o piu’ la manovra non si puo’ eseguire): pregresso taglio cesareo o intervento sull’utero, malformazioni uterine, obesità, difetti di crescita fetale, liquido amniotico ridotto, liquido amniotico aumentato

Alcuni centri italiani che praticano il rivolgimento per manovre esterne:

CAMPANIA
OSPEDALE EVANGELICO VILLA BETANIA
Via Argine, 604
80147, Napoli
0815912111

CLINICA MEDITERRANEA
Via Orazio, 2
80122, Napoli
0817259222

PRESIDIO OSPEDALIERO SAN LEONARDO
Viale Europa
80065, Castellammare di Stabia (NA)
0818729111

EMILIA
Ospedale di Carpi (Mo)
Ospedale di Bologna G.Scagliarini (BO)
Cesena Ospedale Bufalini
SCANDIANO (REGGIO EMILIA)
Ospedale di Rimini Dr Battagliarin (RM)

LAZIO
Cristo Re di Roma Dr Piscicelli

LIGURIA
Ospedale San Paolo Savona

Ospedale Galliera di Genova

LOMBARDIA

Fatebene fratelli di Erba (CO)
Mantova ospedale Poma Ospedale Carlo poma di Mantova
Gavardo (BS)
San Giuseppe di Milano (MI)
Ospedale di Treviglio (BG)
Sant’Anna di Como (CO)
AO Valduce (CO)
AO Vigevano(PV)
Ospedale San Gerardo di Monza(MI)
Ospedali civili di Brescia (BS)
IRCCS San Raffaele di Milano (MI)
IRCCS San Matteo di Pavia (PV)

PIEMONTE

  • Ospedale Ciriè (To)
  • Ospedale di Moncalieri (To)
  • Ospedale S.Anna drssa Silvia Stillavato
  • Ospedale di Alba (Tel 0173-594221 dal lunedì al giovedì dalle ore 11 alle ore 13) Drssa Bar e Scatà

SARDEGNA
Olbia P.O. Giovanni Paolo II

TOSCANA
Ospedale Careggi di Firenze
Ospedale di Prato

UMBRIA
Ospedale di Perugia

VENETO e TRENTINO ALTO ADIGE
IRCCS Burlo Garofolo Università degli studi di Trieste
opedale Castelfranco Veneto (TV)
Trento ospedale Santa Chiara
Ospedale di Rovigo
Presido Ospedaliero di TREVISO Ospedale Ca’ Foncello
MESTRE Ospedale dell’ Angelo

 

Immagini moxibustione

 

 I commenti di alcune persone che hanno eseguito il rivolgimento

 5.4.14 V.G:

Quando ero al quinto mese e feci la morfologica vidi la mia bambina (all’epoca non sapevamo ancora il sesso, abbiamo atteso la sorpresa fino alla nascita) comodamente seduta sulla vescica, così ben sistemata che la dott.ssa aveva dovuto stimolarla un pò con la sonda per verificare che l’ultima parte della colonna fosse a posto. Contemporaneamente mi era capitato di parlare con un’altra mamma in attesa la quale mi aveva manifestato la paura che il suo bambino rimanesse podalico fino alla fine, costringendola ad un cesareo programmato, come già le aveva annunciato minacciosamente il suo ginecologo. Mi misi a cercare informazioni su internet, e mi imbattei nel dott. Regaldo, a quanto pareva unico medico in Piemonte che si occupa di podalici. All’epoca mi dissi: “se il mio fosse podalico andrò da Regaldo, senza dubbio”. Il bambino della mia amica si girò alla 33° settimana, la mia rimase nella stessa posizione; la sua presentazione era proprio quella tipica di natiche con la testa che mi spingeva sotto le costole sinistre e le gambette che puntavano sul fianco destro. Alla 35° settimana la visita ostetrica era stata dubbia (un’ostetrica sosteneva che fosse podalico, ma non volendo mettermi agitazione, consigliava un controllo più accurato; l’altra credeva di aver sentito la testolina in basso, ma non era molto sicura). Io ero convinta che si fosse girato. Il risultato dell’ecografia fu per me devastante: il bambino continuava ad essere podalico e io dovevo scegliere se girarlo, sperando che il rivolgimento andasse a buon fine, o se rinunciare al mio desiderio del parto in casa accettando, sconfitta, un cesareo. A questo si aggiunse un’ulteriore complicazione: e se il mio bambino avesse deciso di nascere proprio in questo modo? Perchè devo obbligarlo a mettersi in una posizione che lui ha forse deciso di non adottare? E se il cesareo fosse l’esperienza che mi sta richiedendo di vivere per imparare qualcosa? E perchè nessuno assiste i parti podalici in donne primipare? Fu la settimana più straziante di tutta la gravidanza; provai altre tecniche di “rivolgimento”, ma nessuna riuscì nell’intento; si spostava, ma non abbastanza da fare la famosa capriola…E la decisione doveva essere presa entro la 36° settimana! Così decisi di provare il tutto e per tutto perchè se l’alternativa era il cesareo non mi sentivo pronta ad una tale esperienza. Tutto, ma non il cesareo! Contattai il dott.Regaldo un martedì e mi recai a Cirié il venerdì. La bambina aveva cambiato posizione il giorno in cui parlai al telefono con il dottore: sempre podalica, ma invece di avere il sederino impegnato aveva i piedini e la schiena poggiava sul lato destro della pancia. Il rivolgimento avvenne in mattinata in pochi minuti. Il battito del cuore ebbe un piccolo rallentamento, ma non appena la chiamai come facevo sempre quando mi dirigevo a “lui”, riprese perfettamente. Feci il monitoraggio subito dopo, poi nel pomeriggio, poi il giorno dopo e infine una settimana dopo. La bambina è nata con un parto spontaneo e fisiologico due giorni prima del termine. E’ andato tutto bene, cesareo scampato, anche se il travaglio è durato moltissimo perchè la bambina non riusciva ad impegnare la testa nel modo corretto (forse doveva proprio nascere podalica? Il dubbio mi rimarrà sempre…). Ringrazio il dott. Regaldo per questo prezioso servizio che svolge e che permette di risolvere un problema che affligge molte donne che desiderano avere i loro bambini nella forma più naturale possibile, soprattutto in un momento storico come questo in cui è difficile trovare qualcuno disposto ad assistere un parto podalico (una volta non era così). E ringrazio anche per il modo semplice, tranquillo, accogliente e amichevole con cui sono stata accolta e supportata. Mi sono sentita ben assistita e rispettata nella persona e nelle mie scelte (quando ho chiesto al dott. Regaldo di non somministrarmi la pastiglia per rendere l’utero rilassato durante la manovra, lui ha rispettato il mio desiderio di “naturalità”). E questo è un elemento così importante che non deve passare in secondo piano. Grazie!

12.3.14 Una email per ringraziarvi ed informarvi che la procedura di rivolgimento svolto il 21 febbraio scorso ci ha consentito giovedì sera di realizzare il parto a domicilio. Alle 23h30 è nato un maschio, di 3,3 Kg e circa 50 cm. L’abbiamo chiamato Tobias. Un grande grazie per la disponibilità, le spiegazioni e con questa manovra di aver evitato un parto cesareo e sopratutto di averci messo in condizione di poter realizzare un parto fantastico che è quello fatto a Domicilio. Grazie  Stéphane & Erin

14.7.13 Il 1° agosto 2010 è nato Angelo, il nostro primo bambino. Avevo quasi 26 anni, la gravidanza era stata perfetta, nessun disturbo, nemmeno la classica nausea dei primi mesi. Eravamo ancora a casa quando, dopo alcune contrazioni non ancora dolorosissime, ho rotto le membrane. Le acque erano tinte, così, con un po’ di ansia, mio marito ed io ci siamo precipitati all’ospedale. Qui Abbiamo scoperto che il piccolo era podalico e a quel punto non c’è stata alternativa al cesareo.Avere mio figlio tra le braccia è stato l’apice della gioia, ma non aver vissuto l’esperienza del parto per me significava aver saltato una tappa fondamentale del percorso per diventare madre.Prima di iniziare a cercare la seconda gravidanza mi ero informata e sapevo che al giorno d’oggi si può avere un parto naturale anche dopo un precedente taglio cesareo.Con la convinzione che finalmente avrei vissuto questa esperienza unica, che mi era stata negata dal destino già una volta, ho affrontato serenamente la mia seconda gravidanza, durante la quale sono stata bene, soffrendo leggermente di nausea tra il secondo ed il terzo mese.Per sicurezza, vista l’esperienza precedente, il mio ginecologo mi ha fatto fare un’ecografia alla 36° settimana per controllare la posizione del bambino, anche se alla visita sembrava essere cefalico.Quando l’ecografia ha rivelato che anche il secondo era podalico mi sono sentita derubata. Ero disperata all’idea di un altro intervento, di un altro buco nella spina dorsale, del non essere più padrona delle mie gambe per alcune ore, al pensiero del dolore del dopo e del fatto di avere due bambini a cui badare mentre la ferita non mi avrebbe permesso di muovermi normalmente per settimane.In lacrime ho chiamato mio marito pensando di dover andare a prenotare l’intervento.É stato lui che, nell’arco del pomeriggio di quello stesso giorno, si è informato tramite Internet e mi ha posto di fronte alla possibilità di fare una manovra di rivolgimento esterna. Ancora attraverso Internet ho iniziato anche io a cercare informazioni. Su Youtube ho trovato alcuni video del dottor Regaldo che mi hanno convinta della semplicità della manovra.Ci siamo messi in contatto con il dottore per via telefonica mercoledì 12 giugno. Ci ha dato appuntamento all’ospedale di Ciriè per il successivo venerdì 14 ritenendo che il precedente taglio cesareo, da solo, non rappresentasse un impedimento alla manovra.La manovra in sé è stata un’esperienza tranquilla, non dolorosa, né traumatica. Il battito cardiaco del bambino era costantemente monitorato e con l’ecografia si poteva visionare la posizione mentre cambiava. Non mi sono stati somministrati farmaci decontratturanti, come avevo letto da qualche parte nelle mie ricerche. È stato, dal mio punto di vista, un semplice aiuto dato al bambino per fare ciò che da solo non era riuscito a fare. La cicatrice del cesareo precedente è stata del tutto ininfluente. Dopo la manovra, appena mi è stato permesso di alzarmi (libera dal monitoraggio successivo) ho avuto una leggera sensazione di indolenzimento ai muscoli della pancia, durata qualche ora del pomeriggio. Il giorno seguente mi sentivo come se niente fosse successo.Il 30 giugno 2013, alle 00:55 è nato Giulio con un veloce parto naturale, come se fosse la cosa più normale del mondo!  Giada R. Genova.

20.5.13 Salve Dott. Regaldo,
ho partorito la mia bimba il 16 maggio (38+5), è nata di 3.6 kg. La ringrazio ancora perchè grazie al suo rivolgimento ho potuto fare un parto naturale, senza lacerazioni e con un travaglio+fase espulsiva di circa 1 ora e mezza!!!  Dall’ospedale di Vercelli ho sentito “voci” che dicevano che ora tutti i podalici li manderanno da lei! M.S.

RIVOLGIMENTO IL GIORNALE

Commento di una futura mamma luglio 2014:

Ecco la mia esperienza: terrorizzata dall’ ipotesi di un cesareo vengo a sapere della cosiddetta manovra di rivolgimento …che, caso vuole, viene eseguita proprio nell’ ospedale di Cirie’: che avevo già scelto come luogo x il parto. La maggior parte delle amiche mi sconsiglia di provare tale percorso in quanto non naturale e doloroso….mah….x fortuna ascolto solo la mia forte volontà di non precludermi la possibilità’ del parto naturale e…meno male!Conosco il Dr. Regaldo che dopo i dovuti controlli mi dice che si può fare!!! E allora perche’ non provare! E’ andato tutto bene e la bimba ora e’ nella posizione corretta. Ho provato solo fastidio e comunque ero tranquilla perche’ circondata da un medico e un’ ostetrica altamente preparati. Spero che la mia piccola esperienza possa essere d’ aiuto a coloro che vengono terrorizzate da false credenze…fidatevi di chi e’ competente e non fatevi suggestionare….ne vale la pena!!
B.B.S.

Comments are closed.